Rapporto Clusit 2024: L’Italia nel Mirino dei Cyberattacchi, i settori più colpiti

Il Rapporto 2024 sulla Sicurezza ICT offre un'analisi approfondita delle tendenze degli attacchi informatici nel nostro paese, fornendo una panoramica dettagliata sulle tecniche predominanti utilizzate dai cyber criminali e un'analisi accurata della distribuzione delle vittime.
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“Oltre ai danni crescenti causati dal cybercrime e dalle “normali” attività di intelligence che osserviamo da anni, dal 2022 siamo entrati in una nuova fase di “guerra cibernetica diffusa”, che si conferma in crescita anche nel 2023”

Il Rapporto 2024 sulla Sicurezza ICT offre un’analisi approfondita delle tendenze degli attacchi informatici nel nostro paese, fornendo una panoramica dettagliata sulle tecniche predominanti utilizzate dai cyber criminali e un’analisi accurata della distribuzione delle vittime.

Negli ultimi cinque anni, le minacce digitali sono aumentate significativamente. Nel 2023, gli attacchi informatici a livello globale sono cresciuti dell’11%, ma in Italia l’aumento è stato ancora più marcato, con un impressionante +65% rispetto all’anno precedente.

Secondo il rapporto, nel corso del 2023, il Malware è rimasto la tecnica preferita dai criminali informatici, rappresentando il 36% di tutti gli attacchi. In particolare, il ransomware si è confermato come il tipo di malware più diffuso e redditizio per gli aggressori, spesso operanti in schemi di affiliazione.

Un dato preoccupante riguarda la crescita esponenziale degli attacchi DDoS, raddoppiati rispetto all’anno precedente, con un aumento del 98%. Questo tipo di attacco continua a rappresentare una minaccia significativa per le infrastrutture digitali, richiedendo una maggiore attenzione da parte degli esperti di sicurezza informatica.

Il rapporto fornisce anche un interessante analisi della distribuzione delle vittime, rivelandone i settori più colpiti.

Emergono tre trend significativi:

Nel settore Healthcare, si è verificato un aumento del 30% degli attacchi rispetto all’anno precedente, evidenziando una maggiore vulnerabilità e un’attenzione crescente da parte dei cyber criminali verso le infrastrutture sanitarie. Questo incremento potrebbe essere dovuto alla sensibilità dei dati sensibili dei pazienti e alla redditività potenziale di eventuali estorsioni legate al ransomware.

Nel settore Manifatturiero, si è osservata una crescita del 25% negli attacchi. Questo settore potrebbe essere diventato un obiettivo sempre più allettante per i cyber criminali a causa della crescente digitalizzazione delle operazioni manifatturiere e della presenza di sistemi industriali interconnessi, che potrebbero essere vulnerabili agli attacchi informatici. Questo aumento potrebbe anche essere influenzato dalla ricerca di informazioni riservate, proprietà intellettuali o dal desiderio di interrompere la produzione.

Anche settore Financial / Insurance, si è riscontrato un notevole aumento del 65% negli attacchi rispetto all’anno precedente. Questo settore, essendo ricco di dati finanziari e personali sensibili, è da sempre un obiettivo primario per i cyber criminali alla ricerca di informazioni da sfruttare per attività illegali come frodi finanziarie, furto di identità e estorsioni.

In conclusione, tale panorama ci sottolinea l’importanza di interpretare correttamente questa distribuzione, evidenziando che nessun settore merceologico può ritenersi immune dal rischio informatico, in quanto coinvolge tutti i suoi fornitori e clienti.

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